Gemellaggio con Mozac
Cerimonia del Giuramento |
Addì 03 ottobre 2009
Un gemellaggio come occasione di scambio culturale per un immediato e profondo contatto con la storia, la cultura
e la tradizione del Puy-de-Dôme, dipartimento francese della regione dell’Alvernia. Circa cinquanta persone, da
Bagolino e da Ponte Caffaro, hanno accettato l’invito del Comune francese di Mozac ed hanno raggiunto, venerdì 02
ottobre, l’Alvernia con l’intento di favorire un utile e coinvolgente scambio culturale favoritodall’encomiabile ospitalità dei cugini francesi. Un’ospitalità indiscutibile, appunto, perché gli abitanti di Mozac, con grande spirito di partecipazione, hanno accettato di accogliere gli ospiti bagossi direttamente all’interno delle loro case condividendo le abitazioni per tutta la durata del gemellaggio al Puy de Dôme.
Il nome del dipartimento francese deriva proprio dall’omonimo vulcano “Puy de Dôme”, presente nel territorio, alto
1.464 metri e considerato piuttosto giovane nonostante la sua ultima eruzione risalga tuttavia al VI millennio a.C.
E proprio il vulcano è una delle principali escursioni effettuabili da Mozac, paese che ha puntato molto sul gemellaggio, organizzando un ricco programma di visite ai luoghi più interessanti dell’Alvernia. Gli ospiti di Bagolino e Ponte Caffaro, ad esempio, hanno potuto visitare il monumento più importante del Comune di Mozac; l’abbazia di Saint Pierre eSaint Caprais, considerata un’unità emblematica nel grande itinerario culturale romanico europeo. La sua grande notorietà è dovuta, principalmente, alla bara di Saint Calmin e, soprattutto alla qualità della fattura dei suoi capitelli romanici. A tal proposito la riproduzione d’un antico capitello è stata donata al Comune di Bagolino durante l’incontro ufficiale che, sabato 03 ottobre, ha aperto le cerimonie culminate con il giuramento del gemellaggio tra Mozac e Bagolino.
“Con questo atto – ha dichiarato il Sindaco di Bagolino Gianluca Dagani durante la cerimonia di giuramento del gemellaggio - ci apprestiamo a compiere la cerimonia del gemellaggio, alla presenza dei sindaci, dei presidenti e dei rappresentanti dei comitati del gemellaggio e delle rispettive comunità. Ma il gemellaggio non può essere solo questo. Noi vogliamo che questa giornata sia il primo passo di un percorso da compiere insieme con le nostre genti, poiché il gemellaggio deve diventare sempre più un patrimonio delle nostre comunità e non solo “accordo” tra le due Amministrazioni. Un gemellaggio che non annulli le differenze che derivano fatalmente da storie e tradizioni diverse che abbiamo alle spalle, ma che sappia trattare con rispetto e stima ciò che ci differenzia, nella consapevolezza che la diversità è un valore che arricchisce, perché obbliga al confronto e genera progresso. Con questa iniziativa, oggi, i cittadini di Mozac e la rappresentanza di Bagolino danno il loro piccolo ma concreto contributo alla crescita della futura Europa.”
Dopo la lettura dell’atto del Giuramento di Gemellaggio, dopo la firma dell’atto ufficiale e dopo gli interventi musicali
della banda di Mozac e del gruppo “Sonadùr di Bagolino e Ponte Caffaro” è stata letta una poesia di Victor Hugo composta per l’apertura del Congresso Internazionale della Pace di Parigi del 21 agosto 1849.
“Verrà un giorno – per citare soltanto una piccola parte del testo di Victor Hugo - in cui la guerra vi sembrerà tanto assurda, tanto impossibile tra Parigi e Londra, tra S. Pietroburgo e Berlino, tra Vienna e Torino, quanto non lo sia
oggi tra Rouen e Amiez, tra Boston e Filadelfia. Verrà un giorno in cui voi Francia, Italia, Inghilterra, Germania,
voi tutte senza perdere le vostre qualità distinte e la vostra gloriosa Individualità, vi fonderete in modo stretto in
una unità superiore, formerete in modo assoluto la Fraternità Europea.”
Il positivo esito del gemellaggio dimostra che, con un po’ di spirito di partecipazione da parte delle due comunità interessate, si possono accorciare distanze geografiche, linguistiche e di pensiero, creando nuove relazioni umane di amicizia e nuove occasioni d’arricchimento culturale.
Adesso il pensiero di tutti i partecipanti al gemellaggio è rivolto alla data in cui la gente di Mozac giungerà in visita a
Bagolino. “Quando gli amici di Mozac – aveva dichiarato Riccardo Mora, tra i principali fautori dell’iniziativa - verranno a visitare il nostro paese dovremo dimostrare la stessa buona accoglienza.” Non sarà un compito facile, ma le premesse sono buone perché la gente di Bagolino si sta già muovendo con impegno, spronata da spirito di riconoscenza per l’ospitalità ricevuta.
Discorso del sindaco di Bagolino durante la cerimonia del giuramento di gemellaggio tra Mozac e Bagolino.
Egregio signor Sindaco,
Cari cittadini di Mozac,
Cari concittadini,
È con grande piacere che, a nome di tutta l’Amministrazione comunale porgo un affettuoso saluto a Voi tutti in occasione di questa grande giornata di festa, in cui verrà firmato l’atto ufficiale di gemellaggio.
È questa l’occasione in cui, in primo luogo, voglio ringraziare il Sindaco e i cittadini di Mozac per la calorosa accoglienza che ci hanno riservato. Voglio estendere il ringraziamento ai componenti dei rispettivi comitati di gemellaggio e a tutte le autorità presenti.
Con questo atto che ci apprestiamo a compiere, si avvia la parte ufficiale, la cerimonia del gemellaggio, alla presenza dei sindaci, dei presidenti e dei rappresentanti dei comitati del gemellaggio e delle rispettive comunità.
Ma il gemellaggio non può essere solo questo.
Noi vogliamo che questa giornata sia il primo passo di un percorso da compiere insieme.
E, come tutti i primi passi verso una direzione, esso ha molta importanza, perché conduce ad altri percorsi successivi e non deve esaurirsi solo in questa giornata.
Per noi il gemellaggio deve diventare sempre più un patrimonio della nostra gente e non solo “accordo” tra le due Amministrazioni.
Il ruolo del Comune, d’ora in poi, dovrebbe essere quello di coordinamento e di supporto per sostenere un cammino di scambio, di amicizia e di collaborazione fra gli abitanti delle due comunità.
Credo che questa collaborazione sarà sincera e sentita, poiché molti aspetti ci uniscono anche se apparteniamo a nazioni diverse:
- la laboriosità dei rispettvi cittadini,
- la sincerità nei rapporti,
- la vivacità del mondo delle associazioni,
- quella voglia di fare e quell’attaccamento alla propria terra e alla propria comunità, che è caratteristico della nostra gente.
Un gemellaggio che non annulli le differenze che derivano fatalmente da storie e tradizioni diverse che abbiamo alle spalle, ma che sappia trattare con rispetto e stima ciò che ci differenzia.nella consapevolezza che la diversità è un valore che arricchisce, perché obbliga al confronto e genera progresso.
Un gemellaggio, mi auguro, che sappia coinvolgere in primo luogo le associazioni e le scuole.
È nella scuola, infatti, che dovranno crescere e maturare le idee e le iniziative volte a offrire ai nostri giovani nuove opportunità di crescita culturale e sociale, dando loro la possibilità di rapportarsi con modelli scolastici diversi e con una lingua europea diversa.
Ed é nelle associazioni in cui il confronto tra persone con i medesimi valori e con le stesse idealità può essere più diretto e proficuo.
Vogliamo un gemellaggio costruito su questi principi, e credo ci si debba di questo rallegrare, perché siamo, oggi, l’avanguardia di quello che domani si chiamerà popolo europeo:
- un insieme di genti diverse per provenienza, lingua, cultura, storia e tradizioni, eppure unite a formare una grande nazione
- Nazione che vorremmo fosse sintesi di tutte le diversità e somma di tutte le ricchezze individuali.
Con questa iniziativa, oggi, I cittadini di Mozac e la rappresentanza di Bagolino danno il loro piccolo ma concreto contributo alla crescita della futura Europa.
Ai cittadini dei nostri due comuni auguro quindi un futuro pacifico, felice e pieno di successo.